Sono arrivata in questo posto incantevole prima ancora che avvenisse la ristrutturazione di questa cascina rurale. Grazie al nuovo intervento, tutto ha preso un sapore diverso: la struttura originaria ha mantenuto il sapore rustico mentre la parte dell’ampliamento ha dato un taglio moderno all’insieme. 

Anche il giardino, quindi, ha seguito questo schema: esso si presenta come un connubio di modernità e conservazione. Sugli antichi terrazzamenti tutelati dalla sovrintendenza, sono stati piantati degli ulivi da produzione. Alla base del primo terrazzamento, quello più vicino alla casa, ho posto rose bianche alternate a lavande, agavi ed erigeron.

Alcuni cipressi e un fico e  un corbezzolo esemplare svettano creando l’impalcatura del giardino stesso. Mentre degli oleandri bianchi e rosa completano il verde nelle zone in cui serve nascondere le visuali meno piacevoli.

Per contenere il terreno intorno all’edificio ho studiato dei pannelli di corten sorretti da setti in cemento armato. Partendo da questi elementi ho disegnato sia gli arredi esterni (tavoli e sedute) che le pannellature cieche di confine, compreso il cancello carraio.

Nella zona antistante la casa, ho pensato ad una siepe di photinia a spalliera con un tronco di altezza 2,10 mt per permettere una chiusura alta senza occupare troppo spazio nella zona sottostante. Gaure stipe, anemoni e vite del Canada completano e arredano quest’area.  Nella terrazza della camera dei ragazzi ho studiato una fioriera geometrica piantumato  un nocciolo contorto, bossi, anemoni e phormium.